Start-up è un termine, oramai molto inflazionato, per indicare un’azienda fondata da poco tempo, che generalmente – ma non sempre – lavora sul web, alla ricerca di un modello di business scalabile.
Queste aziende, molto spesso fondate e dirette da giovani imprenditori, sono spesso in fase di sviluppo e ricerca sul mercato, oppure di test dello stesso.
Sono, nella gran parte dei casi, finanziate da angel investors o venture capitalists che credono nel progetto e decidono di investirci somme di denaro proprie che vanno dalle poche migliaia sino alle decide di milioni di euro.

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[divider]La scena startup[/divider]

In Italia, così come nel resto d’Europa, negli ultimi anni il termine start-up è diventato inflazionatissimo. Sulla scia delle esperienze americane della Silicon Valley e di New York, in alcuni paesi è cresciuto a dismisura il numero di giovani che decidono di non aspettare di trovare un lavoro ma di crearselo da soli.

Alcune capitali europee, come Berlino e Londra, hanno creato dei veri e propri hub, attirando giovani imprenditori e creativi da tutto il continente e non solo, e allo stesso tempo investitori pronti a finanziare i progetti dei nuovi Mark Zuckernberg e Steve Jobs.

Anche in Italia, sulla scia delle esperienze degli italiani che hanno deciso di trasferirsi all’estero per inseguire il proprio sogno, e di alcuni esempi virtuosi e di successo sparsi per lo stivale, la scena startup ha iniziato a svilupparsi fino a creare un mercato del lavoro vero e proprio.

Non solo mercato, però, perchè il termine start-up, e quelli annessi di founder, co-founder, CEO, investor, sono entrati a far parte sempre più del lessico comune dei giovani, ma anche dell’opinione pubblica e della politica, specie dopo il decreto Startup Italia del passato governo Monti.

Vivere nel settore start-up, farci business, frequentarne gli ambienti, è diventato sempre più glamour, anche nel nostro Paese.
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[divider]Terminologia[/divider]

  • Co-Founder

    colui che, insieme a uno o più altri partner fonda l’azienda;

  • Angel Fund

    investitore che, in cambio di una piccola quota azionaria, finanzia un progetto con poche decine di migliaia di euro;

  • Venture Capitalist

    investitore o gruppo di investitori che decidono di investire somme che vanno da poche centinaia di migliaia fino alle decine di milioni di euro in un’azienda, in cambio di quote partecipative o azionarie più consistenti;

  • Seed Investment

    primo round di investimento che un’azienda riceve per iniziare a svilupppare il proprio prodotto e lanciarlo sul mercato;

  • Hype

    termine che indica crescente interesse e aspettative nei confronti di qualcosa, come ad esempio il successo delle start-up.

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