Terzo grado all'innovazione. Gian Luca Ranno (CEO & Co-Founder di Gnammo)

Oggi incontriamo Gian Luca Ranno. Torinese, nel 2012 ha dato vita a Gnammo, il primo social network dedicato alla condivisione del cibo a casa del cuoco. 

1932264_601592303266612_311322510_nCiao Gian Luca, quando è stato il primo momento in cui ti sei sentito un imprenditore?

Quando ho deciso che avrei deciso per me stesso, prendendo tutti i rishi del caso.

Un libro sulla tua avventura da founder. Quale frase come incipit?

Per cambiare tutto dobbiamo essere pronti a perdere tutto.

L’Italia crolla o risorge? E perchè?

L’Italia si trasforma, noi Italiani non siamo per i cambi netti, crollo e resurezione non credo che siano più nel nostro dna. Ci stiamo già trasformando e credo in qualcosa di meglio, guardate i vostri figli li c’è il meglio.

Chi è la persona che più ti ha ispirato a fare quello che fai?

Mio Nonno Primo, non mi ha mai parlato di nulla, ma con il suo modo di fare mi ha sempre fatto capire tutto. Ed il tutto è: se vuoi raccogliere una buona verdura, devi coltivare la terra, strappare ogni giorno le erbacce, sperare nel sole, scongiurare la grandine, innaffiare con pazienza e determinazione. Io da lui ho sempre mangiato ottime verdure.

Se fossi una città, che città saresti? E perchè?

Sarei Dublino, perchè non sei mai solo e se vuoi esserlo basta camminare sotto il cielo d’Irlanda e perderti.

Su che startup investiresti in Italia (escluso la tua)?

Intoino di Marco Besto, ho un figlio e sono un padre curioso. Il progetto di Marco, fatto di kit di montaggio arduino è il Lego del futuro.

Infine, da cosa e chi deve ripartire il sistema Italia?

Deve ripartire dai sogni, perché un popolo che non è in grado di produrre una visione è un popolo morto. Il sistema deve appoggiare e sostenere i portatori di questa “malattia” perché i visionari sono solo persone che hanno guardato oltre la crisi.

Gian Luca Ranno su Twutter